Nébouzat promette bei tempi per le escursioni sulle pendici dei vulcani di Pourcharet, Montgy...

Piccolo patrimonio a Nébouzat

Da non perdere, se vi piace il piccolo patrimonio, la croce di Croze. Tutto il suo interesse risiede nel suo basamento ricoperto di caratteri incisi. Nonostante compaia la data 1729, questa croce apparteneva sicuramente ad un vecchio cimitero, come testimonia la tradizione orale del paese. La croce, di sezione circolare, è composta da due elementi assemblati. Un Cristo è rappresentato sommariamente su entrambi i lati. Le estremità dei bracci della croce sono decorate con cerchi. La base della croce, di forma troncoconica, è divisa in due registri. Termina con una cimasa nella parte superiore mentre una fascia piatta, recante la data del 1729, sottolinea la base. Viene scavata una piccola nicchia tra la Vergine ei Magi che presentano il suo dono. Potrebbe essere stato utilizzato per ospitare una lanterna.



Cappella e croce di La Croze Nébouzat

Figure umane e animali sono incise tutt'intorno alla base. Si tratta di una rappresentazione dell'Adorazione dei Re Magi e di una scena con musici e danzatori. Nell'asse della croce, ai lati della piccola nicchia, sono rappresentati quattro personaggi ieratici. A destra della nicchia una Madonna col Bambino indossa una corona stilizzata, alla sua sinistra figura maschile in piedi, braccia lungo il corpo. Dall'altro lato della nicchia, due figure maschili, la prima delle quali sembra reggere un'offerta mentre la seconda è armata di spada. Alla loro destra, due animali: un asino e un bue. La scena rappresenta quindi l'Adorazione dei Magi nell'ovile. Al di sopra degli animali, una figura, vestita con una corta tunica, tiene a distanza di un braccio un oggetto, forse un bastone da pastore. Alla sua destra, un altro personaggio rappresentato a mezzo busto potrebbe essere un angelo; il terzo personaggio è un musico con in mano un tamburello e un flauto. Sul registro inferiore quattro figure, anch'esse vestite di corte tuniche, sembrano danzare una farandola.

Nébouzat ai piedi della catena dei Puys

Nébouzat è anche il comune dei pascoli estivi delle pecore (razza Rava) ai piedi dei vulcani della Catena di colline vulcaniche. La presenza di queste mandrie garantisce il mantenimento di paesaggi aperti e mantenuti e la diversità della flora che fiorisce nei pascoli estivi. Senza il pascolo delle pecore, i prati sarebbero invasi da noccioli, betulle, pini o ginestre, con sottobosco meno diversificato dal punto di vista floristico, che a sua volta lascerebbe il posto a faggete. Così sulle alture del villaggio di Récoleine, le mandrie sono ancora presenti come anche ai piedi del Puy de Dome. Anticamente il pastore soggiornava stabilmente con gli animali e dormiva in una capanna, alcune delle quali sono ancora visibili passeggiando. 

A Récoleine è stato installato un tavolo di orientamento. Situato sul sito dell'antica cappella distrutta da un fulmine nel 1946, consente a qualsiasi passeggiatore una lettura completa dell'eccezionale paesaggio che si può ammirare da questo punto più alto del paese.

Il tuo soggiorno a Nebouzat

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